Molte persone si chiedono quanto costa la sostituzione salvavita tenendo presente comunque che ognuno è diverso così come gli impianti elettrici: ed ecco perché è difficile stabilire un prezzo unico.
Però volendo fare una considerazione generale su quello che può essere un prezzo medio diciamo che la sostituzione di un interruttore differenziale salvavita potrebbe costare circa €150 compreso di manodopera.
In alcuni casi quindi bisognerà cambiare il salvavita perché è una cosa molto importante: bisogna farlo quando c’è un malfunzionamento che possiamo verificare anche da soli facendo un test e cioè premendo il tasto specifico che si trova di solito in alto a destra sul quad elettrico.
In quel caso se il pulsante non dovesse scoppiare, o se non si interrompesse subito il flusso della corrente, dobbiamo chiamare un elettricista di alto livello per fare la sostituzione.
Per quanto riguarda invece la scelta dell’interruttore che bisogna utilizzare non la possiamo fare noi non essendo esperti del settore, ma la dovrà fare il progettista dell’impianto elettrico, che valuterà il piano di interruzione più idoneo.
In ogni caso se il salvavita è danneggiato oppure no lo possiamo verificare noi stessi perché ci basterà premere un pulsante: se la corrente salta vuol dire che il salvavita funziona.
Ma se invece non dovesse saltare vuol dire che avremo bisogno di contattare un elettricista che ci dovrà aiutare a risolvere il problema.
Questo ci fa capire come avere a disposizione un elettricista di alto livello che possa supportarci in questo intervento sia molto importante così come quelli di emergenza perché parliamo di un professionista che risulta avere lo stesso livello di rilevanza nella vita di una famiglia che ha per esempio idraulico, visto che va a lavorare su un impianto che in casa è indispensabile cioè quello elettrico, che spesso potrebbe non essere a norma oppure potrebbe essere danneggiato.
Non a caso quando si parla di fare interventi di ristrutturazione, se non c’è un budget sufficiente per fare un lavoro un po’ più completo e strutturale si sceglieranno delle priorità tra le quali spicca di sicuro la messa a norma o la sostituzione di alcuni impianti importanti come appunto quello elettrico e quello idraulico
Ma cos’è nello specifico un salvavita per impianto elettrico
Quando si parla di salvavita innanzitutto bisogna ricordare che si può chiamare anche interruttore differenziale. In pratica è un componente del quadro elettrico che ha l’obiettivo di prevenire danni a persone o cose che possono essere dovuti a sovraccarichi di tensione o guasti dentro l’impianto elettrico.
Un salvavita lo possiamo considerare quindi come un interruttore di sicurezza che sarà messo dentro il quadro elettrico di casa e che avrà il compito di intercettare in maniera tempestiva I cortocircuiti, sovraccarichi di tensione e guasti che ci sono dentro un impianto elettrico con lo scopo di interrompere in maniera istantanea il flusso di corrente, andandola a scaricare a terra.
In pratica è proprio l’interruzione di corrente collegata al salvavita che ci consentirà di prevenire guasti agli apparecchi che sono collegato all’impianto elettrico come per esempio il computer, i vari elettrodomestici o la tv.
Link Utili:
Per elettricista si intende, in modo generico, un artigiano addetto alla realizzazione e alla posa di impianti elettrici e di apparati di distribuzione dell’energia elettrica in un sito produttivo (fabbrica, stabilimento, magazzino) o in una abitazione civile.
L’installatore elettrico è invece perciò un tecnico in grado di installare un impianto elettrico, cioè praticamente progettare lo schema dell’impianto, reperire i materiali e provvedere al loro fissaggio, assemblaggio, collegamento, prova funzionale e collaudo.
L’impianto elettrico indica, nel campo dell’ingegneria elettrica, l’insieme di apparecchiature elettriche, meccaniche e fisiche atte alla trasmissione e all’utilizzo di energia elettrica. La figura professionale che si occupa della realizzazione e manutenzione di tali impianti è quella dell’elettricista.
Esistono due grandi categorie di impianti elettrici: impianti civili e impianti industriali. I primi si utilizzano nelle abitazioni private e nei luoghi di pubblico accesso come scuole e ospedali; i secondi si utilizzano nei luoghi di lavoro e di produzione e sono spesso utilizzati per movimentare e automatizzare le “macchine” nelle industrie. (Wikipedia)