Il termine salvavita nel contesto degli impianti elettrici è fondamentale perché serve per preservare sia la sicurezza delle infrastrutture, ma anche la salute delle persone, perché parliamo di dispositivi che sono anche chiamati di interruzione dei circuiti, i quali svolgono ruolo un fondamentale proprio quando si tratta di prevenire incidente elettrici oppure danni e incendi legati agli elettrodomestici collegati in casa o in un altro edificio.
In questo articolo vogliamo esaminare la loro importanza nell’ambito degli impianti elettrici, cercando di analizzare sia il loro funzionamento ma anche loro diffusione e l’impatto che possono avere sulla sicurezza industriale domestica, partendo dal fatto che sarà essenziale comprendere il ruolo chiave che viene svolto proprio da questi strumenti negli impianti elettrici. Infatti teniamo presente che sono dispositivi progettati per monitorare in maniera costante il flusso di corrente nel circuito elettrico: ed ecco perché se dovessero rilevare una perdita di corrente, come quella causata da un corto circuito o da un contatto accidentale con l’acqua, interrompe immediatamente l’alimentazione elettrica, impedendo in questo modo il verificarsi di lesioni o danni vari. Uno dei vantaggi che danno quindi è legato alla capacità che hanno di prevenire gli incidenti relativi all’elettricità come per esempio le scosse elettriche perché comunque ricordiamoci che in alcune situazioni dove la pressione viene a contatto con una superficie conduttiva è fondamentale avere a che fare con questo strumento, che andrà a interrompere in maniera veloce il flusso di corrente, riducendo il rischio di incidenti gravi. Questa loro peculiarità è fondamentale negli ambienti di lavoro e nelle case dove è diffusa la presenza di vari dispositivi elettrici, in particolare appunto nel contesto domestico dove vengono installati proprio nella distribuzione del territorio principale, oppure in punti strategici come cucina e bagno. La loro presenza risulta obbligatoria in molte normative di sicurezza edilizie, nel senso che sono essenziali nonché parte integrante degli impianti elettrici proprio in settori chiave come quello industriale e commerciale: quindi contribuiscono alla garanzia di sicurezza di chi lavora, oltre che la protezione degli strumenti elettronici sensibili. Altri aspetti da considerare per quanto riguarda questi strumenti Un altro aspetto da considerare per quanto riguarda questo strumento è la sua versatilità, visto che risulta disponibile in diverse varianti che sono adatte a diverse applicazioni e ambienti perché per esempio abbiamo quelli che si chiamano differenziali a corrente residue, e che sono progettati per interrompere il flusso di corrente, nel momento in cui viene rilevata una differenza tra la corrente in uscita e quella in ingresso. In questo caso sono dispositivi ideali per quelle persone che vogliono proteggersi contro le fughe ricorrenti in un ambiente umido, oltre al fatto che proprio per via dell’evoluzione tecnologica alcuni di questi strumenti sono dotati di funzionalità avanzate come registrazione degli eventi e monitoraggio remoto. Queste caratteristiche sono fondamentali perché permettono una manutenzione preventiva, fornendo al contempo dati utili per identificare potenziali problemi nell’impianto elettrico.Chiaramente sono tutte cose molto delicate e per le quali non bisogna mai essere approssimativi o provare il fai da te, perché si rischia veramente grosso, mentre è sempre utile rivolgersi a un professionista del settore.
Link Utili:
Per elettricista si intende, in modo generico, un artigiano addetto alla realizzazione e alla posa di impianti elettrici e di apparati di distribuzione dell’energia elettrica in un sito produttivo (fabbrica, stabilimento, magazzino) o in una abitazione civile.
L’installatore elettrico è invece perciò un tecnico in grado di installare un impianto elettrico, cioè praticamente progettare lo schema dell’impianto, reperire i materiali e provvedere al loro fissaggio, assemblaggio, collegamento, prova funzionale e collaudo.
L’impianto elettrico indica, nel campo dell’ingegneria elettrica, l’insieme di apparecchiature elettriche, meccaniche e fisiche atte alla trasmissione e all’utilizzo di energia elettrica. La figura professionale che si occupa della realizzazione e manutenzione di tali impianti è quella dell’elettricista.
Esistono due grandi categorie di impianti elettrici: impianti civili e impianti industriali. I primi si utilizzano nelle abitazioni private e nei luoghi di pubblico accesso come scuole e ospedali; i secondi si utilizzano nei luoghi di lavoro e di produzione e sono spesso utilizzati per movimentare e automatizzare le “macchine” nelle industrie. (Wikipedia)